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«Renate Müller-Buck ha scritto un libro incantevole su Nietzsche e la città lagunare»

(«Frankfurter Allgemeine Zeitung»)

Renate Müller-Buck

«La più amabile delle seduzioni»

Nietzsche a Venezia

A cura di Vivetta Vivarelli

con 35 illustrazioni

«Gli amanti di un approccio demistificatorio saranno ampiamente soddisfatti» («Philosophie Magazin»).

«Non sono molte le cose che amiamo, e tra queste, almeno per me, c’è una sola città: Venezia, naturalmente ». Così scrive Nietzsche all’amico e discepolo Heinrich Köselitz nell’aprile del 1886. Ma la sua è un’attrazione diversa da quella che hanno sperimentato, prima di lui, tanti altri celebri viaggiatori venuti dal Nord: da Byron a Shelley, da Goethe a Turner, da Ruskin a Burckhardt a Wagner. Perenne viandante nella sua ricerca inesausta di un rifugio che sia congeniale non solo al suo spirito ma anche alle sue condizioni fisiche sempre più precarie, Nietzsche scopre in Venezia, città delle « cento profonde solitudini », un luogo dove la sua anima si può rispecchiare. Un’anima in sorprendente, flagrante contrasto con l’immagine trasmessa dalla sua filosofia, come apprendiamo attraverso questo libro illuminante, dal quale emerge un Nietzsche per molti versi inedito. Muovendosi con sovrana competenza, come una rabdomante, all’interno dei documenti – le lettere del filosofo ma anche testimonianze dei suoi amici, a volte fin qui sconosciute –, Renate Müller-Buck proietta uno sguardo quasi clinico sull’esistenza di Nietzsche, svelandone aspetti segreti e dissipando aloni leggendari. Perennemente in bilico tra una scelta di vita da anacoreta e il bisogno essenziale di calore umano, sempre in cerca di amici soccorrevoli e di anime affini, dolorosamente consapevole del proprio isolamento (le sue opere, pubblicate a sue spese, non hanno praticamente lettori), Nietzsche trova – o crede di trovare – in una Venezia intessuta di ombre, città liquida i cui contorni sfumano nell’indistinto della laguna, una dimora spirituale, dove avere requie « girovagando nel silenzio ». Ma anche un luogo che è sinonimo di musica: quella dell’amatissimo Chopin, e soprattutto quella del veneziano d’adozione Köselitz – con il sogno, destinato al fallimento, di trovare in lui il musicista che traduca in canto la sua filosofia, come lo è stato Wagner per Schopenhauer.


« Ho scoperto che finora soltanto Venezia mi è piaciuta e mi ha fatto bene … Ma anche Lei, mio caro amico e maestro, per il momento appartiene essenzialmente a Venezia, e in fondo non c’è nulla che mi faccia più piacere che sentirLe dire che non è ancora stanco di questa città » (Friedrich Nietzsche a Heinrich Köselitz, 30 marzo 1885)


L’autrice

Renate Müller-Buck, formatasi a Tubinga e Berkeley, è stata docente di lingua e letteratura tedesca presso il Dipartimento di Germanistica dell’Università di Firenze. Sotto la guida di Mazzino Montinari, ha collaborato all’edizione critica Colli-Montinari dell’Epistolario di Nietzsche. Autrice di numerosi saggi, lavora anche come traduttrice dall’italiano e dal francese. «La più amabile delle seduzioni». Nietzsche a Venezia è apparso in Germania nel 2024.

Il catalogo

Palingenia