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«Una pluralità di tempi è presente nella sua scrittura … Una giovane scrittrice con molteplici sé, che fa un balzo in avanti nelle possibilità del linguaggio, e rende omaggio a ciò che è scomparso»

(Hu Sang, poeta)

«Una scrittura senza confini, capace di catturare quella memoria collettiva che una volta esisteva con tanta nitidezza, ma che troppo presto è svanita»

(motivazione della giuria del Page One Prize)

Dong Lai

Fondali profondi

Traduzione di Ludovico Pedrazzi

Una delle voci più intense e originali della nuova narrativa cinese.

«Il passato attraversa una serie di filtri: ai ricordi si aggiungono incessantemente dettagli immaginari, finché la realtà si distorce e si confonde con l’irrealtà ». Le parole di Dong Lai sono forse la migliore introduzione all’universo dei racconti che compongono Fondali profondi, dove il confine tra sogno e realtà spesso diviene incerto. Qui incontreremo una ragazza in viaggio attraverso una Cina primordiale, tra villaggi di montagna cristallizzati nel tempo, per « catturare un pezzo di passato » colto casualmente nella vecchia foto di un uomo sconosciuto; un aquilone costruito con un rotolo di pelle umana, trovato nel cassetto di un vecchio magazzino, che segnerà per sempre la vita di due bambine; il fantasma di un ragazzino morto affogato, che, « di indole ingenua, forte e sempre preoccupato per i genitori, si sentì obbligato a uscire dal fiume »; un’adolescente che una gravidanza accidentale e la presenza schiacciante della sorella maggiore hanno reso inerme « come un gatto randagio sul ciglio della strada, che si può raccogliere o abbandonare al suo destino ». Un malessere sottile, indefinito, abita nei giovani protagonisti di questi racconti, smarriti in una vita come fluttuante in acque torbide e insondabili, in un mondo sospeso tra un passato in disfacimento e un presente in convulsa metamorfosi. Un passato e un presente che riescono però a ricomporsi nella scrittura cangiante di Dong Lai, in un amalgama di modelli classici e letteratura contemporanea che fa di lei una delle voci più intense e originali della nuova narrativa cinese.


«Crescemmo a una velocità impressionante, mani e piedi si affusolarono come piante di grano, il corpo maturò senza che ce ne rendessimo conto e i giorni si fecero sempre più corti. Desideravo ardentemente di poter indugiare un po’ più a lungo all’ombra del passato. Lo scorrere del tempo mi spaventava».


L’autrice

Dong Lai, nata nel 1990 a Jingdezhen, appartiene alla generazione di giovani scrittori che è andata affermandosi negli ultimi anni. Prima di dedicarsi alla letteratura, ha lavorato come giornalista a Shanghai. Nel 2019 ha vinto la sesta edizione della competizione letteraria Douban; nello stesso anno ha pubblicato presso l’editore Houlang Fondali profondi, che ha riscosso vasto successo in tutta la Cina.

Il catalogo

Palingenia